Giovani,  Loro le Donne

Cristina Coco, vince a “mani basse” il concorso delle Accademie di Onicotecnica

La lamina del letto unghiale può essere considerata una piccola tela su cui l’artista più sensibile e paziente riesce a raffigurare innumerevoli universi grafici e cromatici. Ma non bastano soltanto l’ispirazione e la fantasia, occorre in realtà una prepazione lunga ed accurata (almeno due anni) fatta da insegnanti preparati e coscienziosi perché l’approssimazione, l’improvvisazione possono ricadere rovinosamente sulla salute di chi si affida all'”onicotecnica”; si registrano nel migliore dei casi malcontenti perché il semipermanente si opacizza subito, il gel viene via interamente e nel peggiore, micosi ed infezioni: infatti per diventare una brava onicotecnica è indispensabile studiare anche le materie scientifiche, senza sottovalutarne l’importanza. Non sempre le onicotecniche/i e le estetiste/i che si incontrano nei nail salon, centri specializzati in manicure e pedicure, centri estetici, parrucchieri, saloni di bellezza, Spa sono correttamente qualificati per trattare con la dovuta attenzione il corpo umano: dunque occorre studiare, non avere fretta di guadagnare ed approfondire questo mondo da innumerevoli aspetti; soprattutto oggi che le donne amano avere mani e piedi ordinati anche in inverno. I pregiudizi in coda ad ogni riflessione sull’argomento poi ridimensionano ingiustamente ed ignorantemente i mestieri relativi alla cura della persona come accessibili soprattutto da chi preferisce strade di formazione più semplificate. E non è così, perché non è affatto semplice diventare una brava onicotecnica: la strada della preparazione è lunga e costellata di non poche difficoltà, come quella di tutte le professioni svolte bene e con serietà.

Cristina Coco, giovanissima onicotecnica catanese, sa bene che è così!

Domenica 11 giugno a Siracusa, presso la sede della “Vincent Van Gogh Accademy”, – durante la gara per accedere alla quale era stato necessario superare un prima selezione a Noto -, si è classificata vincitrice, cimentandosi nella categoria “nail-ricostruzione unghie”. La gara consisteva nell’applicazione di diverse tecniche di ricostruzione sulla mano destra della modella (Martina Orifici) durante due ore di tempo disponibile, alla fine delle quali a ciascuna concorrente è stato riconosciuto un regalo messo in palio dagli sponsor e per la nostra Cristina, già felice per essere stata ammessa, è stata proclamata a gran voce la vittoria!

Prima competizione e prima vittoria! Quando tutte le concorrenti in gara sono state certamente scogli impegnativi da superare.

Cristina Coco ha venticinque anni, è una splendida mora con il portamento orgoglioso e i colori mediterranei della donna siciliana. Studentessa con alle spalle una brillante carriera scolastica (90/100 al Galileo Galilei di Catania) ed un primo anno di esami superati egregiamente in “Scienze Farmaceutiche applicate”; ed un sogno nel cassetto, che per ogni materia registrata all’università si agitava lì dentro quasi a ricordarle che chi non sogna non osa. E coraggiosamente e con sacrificio cambia registro: si qualifica “onicotecnica” studiando a lungo, si iscrive a numerosi corsi di specializzazione (soprattutto quelli di Olga Moldovan), apprende tutte le attuali tecniche di ricostruzione e decorazione delle unghie, non perde alcun approfondimento, anche in ordine all’approccio con la cliente, alla comunicazione per giungere all’accordo delle scelte più adeguate. Appoggiata da remoto dalla famiglia e dalle amiche e in sala dal fidanzato che l’ha sempre sostenuta, Cristina ha svolto con concentrazione una gara precisa, giungendo ad un risultato importantissimo per sé stessa e il proprio futuro professionale: auguriamo a Cristina Coco l’inizio di uno splendida carriera. Ad maiora!

Ha cominciato con MetroCt nel 2017, occupandosi di Teatro e curando una rubrica dedicata alle donne; collabora inoltre con Zarabazà e il Quotidiano dei Contribuenti, saltuariamente con La Sicilia e già con LaSiciliaInRosa sui quali pubblica interviste ai personaggi dello spettacolo. Prima del 2017, pubblicava in modo discontinuo con i mensili Katané e Paesi Etnei.

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